Cosa sono le CAV?

L’articolo 26, della Legge Regionale in Lombardia definisce le Case e Appartamenti per Vacanze (CAV) come quelle “strutture ricettive gestite in modo unitario e organizzate per fornire alloggio e eventualmente servizi complementari, in unità abitative, o parti di esse, con destinazione residenziale, composte da uno o più locali arredati e dotati di servizi igienici e di cucina e collocate in un unico complesso o in più complessi immobiliari”.

In poche parole la CAV è una semplice casa vacanza provvista di tutte le autorizzazioni necessarie per poter ospitare clienti.

Ma nella pratica cosa devo fare per essere in regola come CAV?

Indipendentemente dalla tipologia di gestione scelta è necessario:

• presentare una comunicazione di inizio attività (SCIA) al comune dove è situato l’immobile, includendo la planimetria in scala 1:200 o 1:100; la comunicazione deve essere presentata telematicamente;
• inviare telematicamente alla questura, entro 24 dall’arrivo degli ospiti, le loro generalità̀;
• riscuotere la tassa di soggiorno, per poi riversarla alle autorità comunali.

Come possono essere gestite le CAV?

Le CAV possono essere gestite:

• in forma imprenditoriale, quindi aprendo una partita IVA;
• In forma non imprenditoriale fino ad un massimo di tre unità abitative e svolgendo l’attività in maniera non continuativa.

Riassumendo, quali sono i 5 passi da seguire per gestire con successo una CAV?

1. Presentare una comunicazione di avvio dell’attività al Comune, rispettando tutte le disposizioni fiscali (una procedura che può risultare complicata, per questa ragione esistono professionisti che pensano a tutto, gestendo per noi tutta la burocrazia e non solo, della casa vacanza).
2. Comunicare i dati degli ospiti per le locazioni inferiori ai 30 giorni ed inviare la denuncia degli ospiti in base alle indicazioni dell’autorità di pubblica sicurezza.
3. Esporre i prezzi massimi praticati in modo ben visibile all’interno di ciascuna camera.
4. Stipulare una polizza assicurativa per i rischi verso terzi.
5. Garantire che la destinazione d’uso degli appartamenti in cui si svolge l’attività abbiano una destinazione d’uso compatibile con l’attività stessa.