Se sei un host o se vuoi guadagnare con gli affitti brevi acquistando un immobile da affittare, ma non sai come fare, forse ti sarai chiesto: come posso guadagnare con gli affitti brevi?
Sono molte le persone che decidono di investire i loro capitali acquistando un immobile da mettere a reddito con la formula dell’affitto breve, sicuramente più remunerativa di un affitto classico, ma anche più impegnativa.
Vediamo insieme in questa guida cosa bisogna fare per guadagnare con gli affitti brevi.
Cosa sono gli affitti brevi?
L’affitto breve è una formula che ti consente di locare gli immobili ad uso abitativo per un massimo di 30 giorni con la stessa persona. Oltre a questo limite è prevista la registrazione dei contratti di locazione.
Chi sceglie questa formula generalmente possiede un immobile in una città di interesse turistico, ma non solo. Non bisogna trascurare le finalità lavorative, che ci permettono di affittare a manager e professionisti anche nei periodo di bassa stagione per il turismo (chiaramente se ci troviamo in una città richiesta da questa tipologia di cliente).
Come si può gestire un appartamento per guadagnare con gli affitti brevi?
Chiaramente la maggior parte delle persone pubblicizzano il loro immobile su piattaforme come Airbnb, ma la gestione, rispetto ad un affitto tradizionale, richiede più impegno, come la pulizia della casa, tra un inquilino e l’altro; ma non solo. C’è poi tutta la parte burocratica da dover gestire.
Esistono figure professionali, che si dedicano esclusivamente della gestione, per scaricare il proprietario da tutte le incombenze pratiche, fiscali e burocratiche.
Spesso i proprietari sottovalutano quanto lavoro richieda affittare un appartamento con le locazioni brevi.
Airbnb è probabilmente il motore di ricerca più utilizzato per la ricerca di soluzioni di affitto per breve e medio termine.
Il servizio è gratuito, ma viene addebitata una commissione per il servizio su ogni prenotazione pari al 3%, per la copertura dei costi di gestione.
Un aspetto importante per poter guadagnare con gli affitti brevi riguarda la comunicazione.
La qualità delle immagini rappresenta infatti uno degli aspetti decisivi per cui un visitatore potrebbe scegliere la nostra proposta oppure scartarla.
Secondo recenti ricerche, un cliente decide se considerare un appartamento o se scartarlo dalla lista in media in 90 secondi, quindi la descrizione del servizio offerto e il servizio fotografico e la presentazione dell’immobile sono molto importanti.
Bisogna riportare immagini di ogni stanza e non trascurare il contesto che circonda l’abitazione. Attraverso la descrizione, abbiamo il compito di valorizzare i punti di forza dell’immobile senza omettere aspetti un po’ meno appetibili; in questo modo il potenziale cliente avrà la sensazione che la presentazione sia equilibrata più che autocelebrativa; e sarà portato ad apprezzare il nostro immobile.
Non dimentichiamoci che con questo materiale stiamo creando delle aspettative nel nostro futuro cliente e quindi tutto quello che mostriamo prima online deve essere fedele alla realtà per non deludere i nostri ospiti al loro arrivo.
Abbiamo già parlato dell’importanza dei portali online e di come ottimizzare la nostra presenza su questi siti, puoi leggerlo in questo articolo cliccando sul LINK.
Generalmente è bene poter rispondere ad una richiesta o ad una semplice domanda entro 24 ore al massimo; siamo tutti abituati a ricevere un riscontro il prima possibile, se questo non avviene, ci rivolgiamo a strutture più efficienti.
Il momento del check-in è molto delicato ed importante: dovremo essere sempre presenti ed accoglienti al momento dell’arrivo dell’ospite, oppure incaricare qualcuno di fiducia o organizzarsi con il self check-in, ma in quest’ultimo caso dobbiamo essere certi che tutto procederà nel migliore dei modi senza intoppi!
Ma quali sono le spese da affrontare quando si decide di gestire un immobile con le modalità degli affitti brevi?
Abbiamo già parlato di come guadagnare con una CAV (casa vacanza) e su convenga sapere quando si decide di investire in una casa vacanza (puoi leggerlo a questo LINK), ma vediamo alcuni aspetti pratici da tenere sempre in considerazione:
L’arredamento e la presentazione dell’immobile.
Bisogna prevedere un investimento iniziale che comprenda le spese per un buon arredamento, curato e coerente con la località nella quale si trova l’immobile.
Curare l’allestimento degli interni significa certamente poter conquistare il nostro ospite, ma sopratutto selezionare chi lo sceglierà: più sarà curato, più il cliente ci terrà a tenere in ordine l’immobile.
Gli affitti brevi prevedono una fornitura “all inclusive” senza sorprese: energia elettrica, acqua, gas, wi-fi e connessione internet, climatizzazione e/o riscaldamento.
Meglio fornire tutta la biancheria (copriletto, lenzuola, coperte e asciugamani) e qualsiasi accessorio utile per fare in modo che l’ospite non debba pensare a nulla, ma trovi tutto quello che gli occorre.
Le pulizie sono sempre a nostro carico, è fondamentale fare trovare sempre un ambiente pulito e ordinato all’arrivo del cliente. Potremmo anche aggiungere una piccola sorpresa in funzione della tipologia di cliente o di zona in cui ci troviamo (omaggi di prodotti locali, gadget o simili).
Per quanto riguarda i contratti, ti rimandiamo ad una nostra precedente guida, che puoi leggere a questo LINK, nella quale abbiamo approfondito il tema e distinto le varie tipologia di contratto possibili.
Ricordiamoci che se abbiamo deciso di affittare un immobile con la modalità degli affitti brevi, è sempre richiesta l’emissione di una ricevuta d’affitto riportante le generalità del cliente, l’importo totale e la durata del soggiorno.
Anche nel caso in cui il pagamento dovesse avvenire attraverso le OTA, ossia piattaforme quali Airbnb o Booking.com, il proprietario deve emettere una ricevuta d’affitto.