Se stai leggendo questo articolo, sei sicuramente interessato a capire se convenga acquistare una casa da mettere a reddito o meno.
La propensione d’acquisto per uso primario, quindi come prima casa, si conferma l’obiettivo prioritario degli italiani, con un buon 80% in crescita rispetto al 2020.
Questo trend riguarda soprattutto gli under 36 interessati all’acquisto della prima casa, in affitto e con redditi medio bassi, che possono approfittare delle nuove agevolazioni.
Nell’ultimo periodo è emerso un crescente desiderio di casa; Nomisma classifica i potenziali acquirenti in tre categorie: gli “equipaggiati” che possiedono un reddito adeguato, gli “incauti” che presentano un reddito appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie. Infine, gli “sprovveduti” che pur avendo un reddito insufficiente intendono comprare casa ugualmente.
Ma in questo momento quindi, conviene comprare casa come abitazione principale o come investimento?
Sì, in questo momento conviene investire sull’immobile e conviene comprare per mettere a reddito.
Il mercato sta vivendo alcune particolari condizioni che rendono l’acquisto e la rendita da affitto molto conveniente:
- i prezzi più bassi in alcune zone, fatta eccezione per le grandi città; il mercato è pieno di ottime occasioni;
- la crisi economica, è probabile che ci saranno sempre più persone che avranno necessità di vendere;
- gli affitti sono in aumento: i prezzi degli affitti sono in aumento. Le rendite sono particolarmente buone proprio molte più persone non possono permettersi di acquistare casa;
- tassi di interesse sono al minimo storico.
L’affitto tradizionale è chiaramente solo una delle opzione possibili (ne abbiamo già parlato in un precedente articolo, basta cliccare a QUESTO LINK). A seconda che si tratti di città universitarie oppure di città turistiche, può invece essere conveniente optare per una formula diversa, alternando affitti a medio termine agli affitti brevi.
Ricordiamoci che, in caso di immobile acquistato e poi messo in affitto, non tutto quello che guadagneremo potrà però essere considerato come reddito, dovremo infatti pagare delle tasse.
Quali e quante?
- Con la cedolare secca si paga il 21%;
- con il regime ordinario si paga a seconda del proprio scaglione IRPEF;
Conviene a tutti procedere con la cedolare secca?
Si tratta di un regime facoltativo, che non possono però scegliere tutti perché si può utilizzare solo per gli immobili che appartengono ad alcune categorie catastali.