Se sei interessato ad acquistare un appartamento da affittare per brevi e medi periodi, l’argomento “holiday workers” ti interesserà sicuramente.
Lo smart working è infatti uno degli effetti più evidenti della pandemia, riflettendosi sul mercato delle case vacanza come rilevato da Italianway, primo operatore in Italia nel mercato degli affitti turistici.
È evidente come la pandemia abbia amplificato la voglia di scegliere dove vivere al di là della sede del luogo di lavoro. Da un recente sondaggio (fonte Airbnb) emerge che il 60% dei delle famiglie, ha pensato di trasferirsi in piccoli borghi di campagna.
Sta cambiando drasticamente il modo di percepire la vacanza: non si pensa più al “ponte” più lungo, ma si pianifica un periodo durante il quale lavorare godendo dei vantaggi del luogo in cui ci si trova, come una località di mare o di montagna.
Molte persone che hanno ancora la possibilità di lavorare da remoto, hanno iniziato già dal 2020 a cercare case in affitto in località turistiche dando una nuova vita a piccoli paesi in campagna, mare e montagna. Questo trend vede una diminuzione della domanda nelle grandi città a fronte di una maggiore richiesta, anche in periodi normalmente di bassa stagione, in località di vacanza.
Secondo Istat sei aziende su dieci dichiarano che continueranno ad utilizzare lo smart working anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria; tendenza confermata dal centro studi Italianway che registra un boom di richieste da parte di famiglie e gruppi di amici in cerca di case fornite di tutto l’occorrente per poter lavorare lontano da casa.
Sempre da una ricerca del centro studi di Italianway, emerge come su 70mila notti vendute da inizio anno, il 20% sia dovuta al fenomeno dell’holiday working; il costo medio di un appartamento è di 120€ a notte privilegiando immobili predisposti per il lavoro da remoto: ben arredati, provvisti di ogni comfort con spazi ampi, aree esterne private, almeno tre ambienti separati per non dover lavorare in soggiorno. Requisito fondamentale è una linea wi-fi funzionante senza limiti.
Quali sono state le mete più gettonate per l’estate 2021?
Prima fra tutte la Sardegna, poi il Salento e la Puglia seguite dalla Sicilia, Riviera Romagnola, Toscana, Marche e Abruzzo.
Quali sono state le conseguenze di questo trend?
L’aumento della domanda di immobili per lo smart working ha portato inevitabilmente ad un innalzamento dei prezzi nelle località turistiche italiane; sono diminuite le prenotazioni last-minute a favore di viaggio programmati; è diminuita l’età media del cliente, con un incremento di “giovani adulti” che prenotano per periodi di soggiorno più lunghi.
Gestori professionisti come Italianway, hanno creato una sezione dedicata proprio all’holiday working, rivolgendosi a famiglie e gruppi di amici alla ricerca di un nuovo modo di lavorare, viaggiando.
Cosa succederà nel 2022?
Il 2022 consacrerà l’holiday working come nuovo trend dell’ospitalità. Italianway prevede un boom di soggiorni già dalla primavera, tendenzialmente in località di campagna o in prossimità del mare.