QUALI SONO LE SPESE DI ROGITO IN UNA COMPRAVENDITA

Quanto costa comprare una casa?

Ci sono costi nascosti o passaggi di cui nessuno ti parla fin da subito?

Quante imposte si pagano?

In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su uno degli argomenti che preoccupa maggiormente gli italiani quando decidono di comprare un immobile.

 

Iniziamo subito chiarendo che l’acquisto di una casa si formalizza con il rogito dal notaio e con la sua successiva trascrizione nei registri immobiliari. Le spese connesse a questo momento sono quasi totalmente a carico di chi compra.

A seconda che si decida di richiedere un mutuo o meno, abbiamo una lista più o meno lunga di costi da affrontare per l’acquisto di una nuova casa.

 

In base alle informazioni che ci fornisce la nostra visura catastale (la categoria catastale, la rendita, i mq…) e in funzione della tipologia di acquisto (prima o seconda casa) potremo calcolare le imposte da pagare davanti al notaio.

La tipologia di soggetti coinvolti influenza i costi, a seconda che si tratti di privati o di società. Se dovessimo acquistare da un’impresa costruttrice pagheremo l’IVA e saremo esenti dal pagamento delle imposte; acquistando invece da un privato, pagheremo le relative imposte.

 

Ma come si calcolano le imposte da pagare quando compriamo casa?

 

Molto semplicemente moltiplicando la rendita catastale rivalutata prima del 5%, per un coefficiente (115,5 per l’acquisto prima casa e 126 per la seconda casa); calcoliamo poi il 2% o il 9%di questo valore, sempre a seconda che si tratti di prima o seconda casa. Aggiungiamo poi le imposte catastali e ipotecarie di 50 o 200 euro.

 

Vediamo insieme un esempio pratico di un acquisto prima casa da un privato.

 

Prendiamo il caso di un immobile dal valore di 300mila euro con una rendita catastale di 2.000 euro, rivalutata del 5%; moltiplichiamo poi 2.100 per il coefficiente di 115,5 e calcolare l’imposta di registro al 2%, ovvero 4.851 euro. Sommiamo l’imposta ipotecaria e catastale, entrambe di 50 euro e otteniamo così un totale di 4.951 euro. Naturalmente, manca ancora la parcella del notaio che cambia in funzione del professionista (in caso di mutuo pagheremo due fatture, per la compravendita e per l’atto di mutuo).

 

Ricordiamoci poi il costo dell’agenzia immobiliare che ha fatto da intermediario, se esistente, (costi detraibile ai fini della dichiarazione dei redditi) il cui compenso varia da un 1% fino ad arrivare in alcuni casi al 5% del valore di compravendita, più IVA; infine pagheremo la registrazione del preliminare e tutti i costi connessi al mutuo nel caso in cui decidessimo di finanziare tutto o parte della spesa (perizia, istruttoria, assicurazioni ecc..).

 

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